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La festa di San Marco e la Congregazione di Santa Maria del Carmine

Il 25 aprile, anniversario della liberazione d’Italia, si festeggia nel calendario cristiano San Marco evangelista.

A Ruvo, in passato, il culto in onore del santo si concentrava nella chiesa del Carmine dove era venerata una tela dell’evangelista. La tela, ora scomparsa, era posta sull’altare maggiore a destra dell’effige della B.V. del Carmine, ora su un’altare laterale e originariamente posta al centro della macchina lignea indorata. A sinistra della Vergine era posta un’altra tela raffigurante l’Angelo Custode, anch’essa scomparsa. Le tre opere furono realizzata dal celebre pittore Andrea Bordone Romano.(1)

La presenza di queste tre effigi sull’altare maggiore testimonia i tre culti principali della confraternita(2) che si affiancarono a quello per San Vito al quale era originariamente dedicato il tempio.

Per quanto riguarda il culto di San Marco, le uniche notizie sono desumibili dalle regole della Confraternita. Nel capo che descrive gli Esercizii Spirituali si legge, infatti, che il giorno di S. Marco si terrà l’orazione delle Quarant’ore poichè in quel periodo dell’anno, più che in ogn’altro tempo ci bisogna ricorrere al Signore con ferventi orazioni, acciò ci liberi da geli, e ci conceda pioggia salutare.(3)

Nello stesso giorno, aggiunge la Platea del 1748, si potevano lucrare, visitando la chiesa del Carmine, sette anni, altrettante quarantene d’indulgenza a condizione che si sia fratello della Congregazione(4) sorta nel 1604 nella stessa chiesa.

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(1) F. DI PALO, Passione e Morte: la storia, i suoni, le immagini della Settimana Santa a Ruvo di Puglia, Fasano, 1994, p. 186
(2) Sul culto dell’Angelo Custode si veda: http://ilsedente.it/1681/le-confraternite-ruvesi-e-il-culto-dellangelo-custode/
(3) F. DI PALO, Passione e Morte, cit., p. 176
(4) Ibidem, p. 190

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