Il mese di Giugno è tradizionalmente dedicato al culto del Sacro Cuore di Gesù Cristo. La fioritura della devozione, nata con i monaci benedettini, si ebbe nel corso del XVII secolo ad opera di Santa Margherita Maria Alacoque.

Margherita nacque in Borgogna dove, nonostante le resistenze della madre, riuscì ad entrare nell’ordine della Visitazione fondato da san Francesco di Sales, offrendosi “vittima al Sacro Cuore”. A venticinque anni ebbe la prima apparizione, fenomeno che si ripeté per due anni, ogni primo venerdì del mese. Nel 1675, come lei stessa scrisse, ebbe la grande rivelazione: Gesù le mostrò il suo Sacro Cuore, chiedendole che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini fosse celebrata una festa per rendere culto al Sacro Cuore stesso. Solo nel 1856, però, la festa venne resa universale per tutta la Chiesa da Papa Pio IX che ne fissò la data al terzo venerdì dopo la Pentecoste.
Nella città di Ruvo di Puglia, l’attuale centro di devozione al cuore di Cristo e a santa Margherita è nella Cattedrale dove è attivo il centro locale dell’Associazione della Guardia d’Onore. La sezione ruvese fu costituita il 30 agosto 1906 nella chiesa del Carmine con Direttore il canonico don Angelo Anelli su impulso della signora Teresa Giannuzzi, moglie dell’Avvocato Nicola Boccuzzi.

Nella chiesa del Carmine da un ventennio era già presente un importante gruppo scultoreo raffigurante la grande rivelazione del Cuore di Cristo alla santa francese.
Il gruppo in cartapesta, vestito, rappresenta santa Margherita inginocchiata con il volto paffuto rivolto all’immagine del Cristo che si erge su una nube. La religiosa veste l’abito dell’ordine delle Visitandine, caratterizzato da un lungo abito nero a pieghe stretto in vita da una fascia anch’essa nera, con soggolo bianco e velo nero sul capo. Il Cristo, che con una mano indica il suo Cuore raggiante e coronato di spine, indossa una tunica azzurra stretta in vita da un cordolo dorato e porta un mantello scarlatto, simbolo della sua regalità.
Il gruppo statuario e il relativo altare furono donati dalla signorina Domenica Cesareo, terziaria francescana nata a Ruvo il 27.05.1835 e deceduta il 20.06.1911, in occasione del rinnovo e restauro della chiesa dell’Arciconfraternita del Carmine. La signorina Cesareo, a testimonianza della sua donazione, conservava in casa una rara cartolina fotografica raffigurante l’immagine sacra.


Il gruppo scultoreo da vestire, con le sole parti a vista rifinite, fu realizzato dallo scultore leccese Achille De Lucrezi nel 1889.
Achille De Lucrezi (1827-1913) fu titolare di uno dei laboratori più rinomati di cartapesta leccese. Nacque da genitori umili e iniziò la sua carriera come barbiere e, durante i momenti di tempo libero, si dedicò a modellare in creta pastori e santi per presepi. De Lucrezi, manifestando un chiaro talento per il disegno e la scultura, decise di approfondire la sua formazione studiando con pittori e modellatori locali di fama, come Magliola e Guerra. Successivamente si trasferì a Roma, dove proseguì gli studi.
Tornato in patria, aprì un laboratorio specializzato nella lavorazione della cartapesta, che gestì con grande passione e competenza. Le sue statue di Santi e Madonne si distinsero per una dolcezza intensa unita a una grazia mistica, risultando molto apprezzate. Tra i suoi allievi più validi si ricordarono Andrea De Pascalis e Giuseppe Manzo.
L’opera venne spedita via treno da Lecce a Molfetta nei primi giorni di giugno del 1889. Nella missiva dello scultore, che annunciava il viaggio e specificava alcuni dettagli sulla sistemazione dell’opera, lo stesso scrisse: io non ho fatto che eseguire il lavoro similmente a quello di Bisceglie, giusto il desiderio da Lei espressomi sin dal momento che me ne diede la commissione.

In una successiva lettera il De Lucrezi precisò che la statua di Bisceglie mi venne commissionata dal fu Nicola Dentico col quale ero in corrispondenza di affari. L’opera a cui si riferisce è un gruppo statuario vestito raffigurante lo stesso soggetto e attualmente collocato nella cappella del fonte battesimale nell’Abbazia di Sant’Adoeno nel centro antico di Bisceglie.
La statua, giunta a Ruvo, fu collocata nella chiesa del Carmine su un altare edificato a devozione della stessa signorina Cassano.
Dal 1° venerdì del 1914, per accordo intercorso col vescovo mons. Pasquale Berardi, l’Associazione si trasferì nella chiesa Cattedrale, diretta dal canonico don Giuseppe Pellegrini. Oggi l’associazione, oltre alle celebrazioni mensili proprie e al mese di giugno, cura la processione della statua in cartapesta del Cuore di Gesù, custodita in Cattedrale, che si tiene il venerdì prima della festa patronale dell’Ottavario del Corpus Domini. L’abbinamento con la festa patronale ruvese risale al 1930 quando, per la prima volta, fu portata in processione l’immagine del Sacro Cuore conservata nella chiesa di Sant’Angelo.
Nel 1974, su iniziativa dell’allora direttore don Pasquale De Venuto fu commissionato un quadro raffigurante santa Margherita inginocchiata al cospetto del luminosissimo Cristo bardato con un lungo mantello rosso. La tela è opera del pittore barese Umberto Colonna ed è esposta solo in occasione dei festeggiamenti di ottobre in onore della santa.

Umberto Colonna, figlio d’arte, nel 1931 iniziò la sua attività pittorica realizzando tele e affreschi per le chiese di tutta Italia: Mantova, Trieste, Verona e, naturalmente, Bari. Per il santuario della Madonna delle Grazie di Ruvo di Puglia, nel 1973, dipinse i medaglioni posti in corrispondenza dei quattro pilastri e raffiguranti episodi della vita della Vergine e, nel 1974, un grande Sacro Cuore di Gesù a devozione di Nicoletta Fusaro. Nella stessa chiesa si occupò della ricomposizione del consunto volto del Cristo della tela della Pietà, mentre per la chiesa di San Giacomo al Corso dipinse una intensa Crocifissione, ispirata alla pittura veneta.
Il quadro raffigurante santa Margherita Maria Alacoque fu inaugurato durante una solenne celebrazione eucaristica tenutasi nella maggior chiesa di Ruvo il 21 ottobre 1974 alla quale parteciparono il vescovo mons. Aurelio Marena e alcuni chierici ruvesi. La Gazzetta del Mezzogiorno dedicò un trafiletto alla celebrazione, durante la quale il Presule ha lumeggiato la figura, la vita e l’intenso fervore religioso della suora francese che diffuse in tutto il mondo il culto al Sacro Cuore e la pratica dell’apostolato della preghiera. Durante la Messa, il coro dell’Azione Cattolica parrocchiale, accompagnato all’organo dal m° Michele Cantatore, ha eseguito scelti motivetti.
Francesco Lauciello – ilSedente.it