Il Venerdì di Passione è il giorno in cui, fin dal lontano 1893, alle 17.30 in punto, varca la soglia della Chiesa di San Domenico il simulacro della Madonna Desolata, vestita con gli abiti del lutto ai piedi della Croce spoglia. Tutta la citta’ si stringe con dolore intorno alla Vergine Desolata che attraversa vicoli, stradine e corsi tra stuoli di gente silenziosa e tra le immancabili lenzuola bianche appese ai balconi, a perenne ricordo della Passione del Signore.
Apre la processione la gran cassa che, con colpi gravi, annuncia per le stradine e per i corsi alberati l’avanzare del corteo. Seguono, disposte a coppie su due file parallele, le devote con ceri accesi e “scapolari” e, subito dopo, al seguito del gonfalone listato a lutto, le consorelle con “l’abitino” di colore nero sul quale spiccano le lettere M e D, iniziali della locuzione Mater Dolorosa. La croce penitenziale annuncia la sequenza dei confratelli disposti in rigoroso ordine di anzianita’. Questi vestono con un camice di colore bianco con al cinto un cordone di colore azzurro e come copricapo indossano la “buffa”, copricapo in uso al tempo delle Misericordie per impedire, a chi riceveva un’opera di carita’, di riconoscere il suo benefattore.
Venerdì di Passione a Ruvo: la Processione della Desolata
(Visited 53 times, 1 visits today)