La città di Ruvo è in festa. Oggi, 3 febbraio, ricorre la solennità di San Biagio, vescovo di Sebaste, patrono della città.
La statua lignea del Santo, ora posta in fondo alla navata sinistra, era posta nella cappella dedicata al Santo alla quale si accedeva dalla terza campata della navata di sinistra.
Le prime notizie della cappella si ritrovano in una relazione per la visita ad limina del vescovo di Ruvo Giovanni Francesco de Mirto (1520-1578). Il prelato fece rinnovare l’altare del patrono e, proprio durante questi scavi, fu rinvenuto un vaso di creta contenenti ossa che furono ritenute reliquie del Santo e opportunamente custodite. In merito, nella relazione per la visita ad limina del 1606, il vescovo Giuseppe Saluzzi (1604-1620) dirà che in Cattedrale vi sono custodite numerose reliquie e giudicherà notevoli quelle di San Biagio e di San Zenone, il vescovo Giuseppe Caro (1666-1671) nella sua relatio aggiungerà che in Cattedrale si venera il dito pollice del Santo vescovo di Sebaste.
Altri importanti lavori furono eseguiti e conclusi nel 1635, sotto l’episcopato di Cristoforo Memmoli (1621-1646). L’obsoleta e modesta cappella del protettore della città, fu rimodernata e resa più sfarzosa: anche la statua lignea di San Biagio venne ricoperta di oro. Ciò venne fatto, si dirà più tardi, oltre che per ragioni devozionali anche per ragioni più utilitaristiche. La cappella venne definitamente demolita, assieme al Cappellone del SS. Sacramento, nel 1935.
Al centro della devozione al Santo, oltre alle reliquie di cui si è parlato sopra, vi era e vi è ancora oggi la statua lignea cinquecentesca. La statua, probabilmente fatta realizzare all’epoca dell’episcopato di G. F. de Mirto, rappresenta il Santo in abiti vescovili e in posizione benedicente. Nella mano sinistra tiene una palma e il pastorale argenteo, un’opera di argenteria napoletana del XVIII sec., donata alla statua del Santo Patrono dal vescovo Andrea Taccone (1929-1949). La statua venne restaurata nel 1985, riacquisendo l’originaria policromia nascosta sotto pesanti ridipinture.
In programma per oggi, domenica 3 febbraio:
ore 6-7-8-9-10-11-12-16 Sante Messe;
ore 8.30 in Contrada Pantano diana pirotecnica a cura della Ditta Ponte a devozione di: AVELLA Lavori Edili e Stradali;
ore 9.00 giro per le vie della città della Bassa Musica Rubastina diretto da Giuseppe Di Bisceglie, a devozione di “AGROFARMA S.R.L.”
ore 18.00 Santa Messa Pontificale celebrata dal nostro Vescovo S. E. Mons. Luigi MARTELLA.
Animazione liturgica: Coro della Cappella Musicale “S. M. Assunta” diretto dal Maestro Vincenzo Anselmi.
Segue la processione con il simulacro di San Biagio accompagnata dal Concerto Bandistico “B. Giandonato” diretto dal Maestro Rocco Di Rella.
ITINERARIO: Via Cattedrale, Corso G. Jatta, Piazza Dante, Corso Cavour, Piazza Bovio, Corso Carafa, Corso A. Gramsci, Piazza Matteotti, Piazza F. Cavallotti, Corso G. Jatta, Via Cattedrale, al rientro seguirà il bacio della reliquia.
Ore 21.30 sul sagrato della Cattedrale, lancio di pallone aerostatico a devozione dell’Amministrazione Comunale, a seguire in Via Vanini lancio di pallone aerostatico e SPETTACOLO DI GIOCHI PIRICI offerto da: Ristorante “U Vecchie Furne”, Caldarola Elettrodomestici, Ristorante ESCARGOT Corato, Supermercati SISA Vecchio Mulino, CAMA FLOR
In Via Isabella Griffi: Mercatino dell’Antiquariato e prodotti tipici.
LUMINARIE ARTISTICHE di Nicola Cipriani, Terlizzi a devozione di CALDAROLA LEGNAMI di Caldarola Michele.
ADDOBBI FLOREALI “DESYFLOR” di Roberto Prisciandaro Ruvo di Puglia.
PALLONI AEROSTATICI di Biagio Di Rella Ruvo di Puglia.
PIROTECNICA PONTE Ruvo di Puglia.
Bibliografia:
F. DI PALO, Cielo e terra: percorsi dell’arte sacra, dell’iconografia, della devozione, della committenza a Corato Ruvo e Terlizzi tra ‘500 e ‘700, Terlizzi, Ed. insieme, 1999
M. CIVITA, Stagioni di una cattedrale: Ruvo di Puglia, Fasano, Schena, 1993
L. PALUMBO, L’isolamento dei vescovi del Mezzogiorno tra ‘600 e ‘700. Il caso della diocesi di Ruvo, «Rivista di Scienze Religiose», V (1991), p. 83-105