La vicina città costiera di Bisceglie si accinge a festeggiare, sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 Agosto, i suoi tre Santi Patroni, San Mauro vescovo, San Sergio e San Pantaleone.
Una curiosa leggenda, simile a quella che vede protagonista Terlizzi e Bitonto, fa perdere nel mito le origini della festa patronale biscegliese con la partecipazione di Ruvo e Andria.
Nel XII secolo viene introdotto in città il culto dei tre Santi Patroni, Mauro, vescovo, e Sergio e Pantaleone, cavalieri, martirizzati secondo la tradizione nell’anno 117. I resti mortali dei Santi vennero rinvenuti nel casale di Sagina nei pressi dell’odierna strada Bisceglie-Corato.
Si racconta che gli abitanti di Andria, Ruvo e Bisceglie si contesero le reliquie dei tre Santi. Per decretare a quale città avrebbe avuto il diritto di custodirle, le ossa furono poste su di un carro trainato da due giovenchi. Si racconta: “Posti su di un carro i tre tesori, i buoi furono lasciati liberi di andare dove volessero.” (Kazimiera A. Segreti di Puglia, Napoli 1951).
La tradizione vuole che i giovani buoi scivolassero nel terreno bagnato dalla pioggia a circa 4 km dalla città di Bisceglie in un luogo denominato da allora “Pedata dei Santi”, nel quale è ancora possibile vedere, in una cappella, l’impronta lasciata sul terreno.
Inizialmente le sacre reliquie furono trasportate nella chiesa di S. Fortunato (odierna chiesa della Misericordia), in seguito nella chiesa di S. Bartolomeo, presso la Porta di Zappino ed infine il 30 luglio dello stesso anno, definitivamente nella Cattedrale, precisamente nella Cripta, realizzata con lavoro incessante in poco più di due mesi.
Nacque così la famosa festa patronale dei Tre Santi di Bisceglie che vengono ogni anno festeggiati nei tre giorni intorno alla terza domenica di Agosto.