E’ disponibile il nuovo lavoro editoriale di Cleto Bucci dedicato alla Torre di Pilato a Ruvo di Puglia.
Il volume, edito dall’Università della Terza Età “Nicola Cassano” di Ruvo di Puglia, racconta la storia del più significativo monumento perduto della città partendo dall’ineluttabile ricordo, tramandato dal nonno dell’autore, del boato e dell’improvviso fragore di quella lontanissima notte di febbraio del 1881. Un crollo che ha cancellato ogni traccia visibile di quell’antichissima emergenza architettonica ma che non ha estinto nell’immaginario collettivo la memoria dell’antichissima Torre di Ruvo.
Cleto Bucci ha raccolto, con indomita pazienza, una miriade di documenti, disegni, foto, cartoline che sono affiancate nel libro al racconto storico delle vicissitudini della costruzione, tanto celebrata quanto odiata nei secoli.
I nomi e le personalità contrastanti di notabili e di muratori, di principesse e di sindaci, di ingegneri e di studiosi, riemergono dall’oblio per rispondere al lettore che si chiede: dov’era e com’era la torre? Chi l’ha costruita? Perché è crollata?
Le risposte, a dire il vero, a volte possono solo rimanere nel campo delle ipotesi perchè la penuria di documenti antichi sulla nostra città accompagna come un leit motiv qualunque ricerca storica relativa a Ruvo di Puglia.
Nel suo saggio l’autore quasi tratta la Torre perduta come un parente, un amico: ne indaga il nome, le eventuali “somiglianze”, i tesori nascosti, l’agonia e la morte violenta.
Cleto Bucci scandaglia con dovizia, grazie agli atti archivistici, le cause del crollo per evitare che tali questioni si ripresentino oggi e ci lascino, nuovamente, orfani di una parte vitale del nostro essere ruvesi.
Il volume è disponibile presso Pro Loco Ruvo di Puglia, Libreria L’Agorà e Cartolibreria La Piramide.