Il 16 Ottobre la Chiesa universale commemora santa Margherita Maria Alacoque, la santa francese che contribuì alla nascita della festa del Sacro Cuore di Gesù. Margherita nacque in Borgogna dove, nonostante le resistenze della madre, riuscì ad entrare nell’ordine della Visitazione fondato da san Francesco di Sales, offrendosi “vittima al Sacro Cuore”. A venticinque anni ebbe la prima apparizione, fenomeno che si ripetè per due anni, ogni primo venerdì del mese. Nel 1675, come lei stessa scrisse, ebbe la grande rivelazione: Gesù le mostrò il suo Sacro Cuore, chiedendole che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini fosse celebrata una festa per rendere culto al Sacro Cuore stesso.
Nella città di Ruvo di Puglia, l’attuale centro di devozione al cuore di Cristo e a santa Margherita è nella Cattedrale dove è attivo il centro locale dell’Associazione della Guardia d’Onore. Nel 1974, su iniziativa dell’allora parroco don Pasquale De Venuto fu commissionato un quadro raffigurante la santa inginocchiata al cospetto del luminosissimo Cristo bardato con un lungo mantello rosso.
La tela è opera del pittore barese Umberto Colonna ed è esposta solo in occasione dei festeggiamenti in onore della santa. Umberto Colonna, figlio d’arte, nel 1931 iniziò la sua attività pittorica realizzando tele e affreschi per le chiese di tutta Italia: Mantova, Trieste, Verona e, naturalmente, Bari. Per il santuario della Madonna delle Grazie di Ruvo, nel 1973, dipinse i medaglioni posti in corrispondenza dei quattro pilastri e raffiguranti episodi della vita della Vergine e, nel 1974, un grande Sacro Cuore di Gesù a devozione di Nicoletta Fusaro. Nella stessa chiesa si occupò della ricomposizione del consunto volto del Cristo della tela della Pietà, mentre per la chiesa di San Giacomo al Corso dipinse una intensa Crocifissione, ispirata alla pittura veneta(1).
Il quadro raffigurante santa Margherita Maria Alacoque fu inaugurato durante una solenne celebrazione eucaristica tenutasi nella maggior chiesa di Ruvo il 21 ottobre 1974 alla quale parteciparono il vescovo mons. Aurelio Marena, don De Venuto e don Del Vecchio. La Gazzetta del Mezzogiorno dedicò un trafiletto alla celebrazione, durante la quale il Presule ha lumeggiato la figura, la vita e l’intenso fervore religioso della suora francese che diffuse in tutto il mondo il culto al Sacro Cuore e la pratica dell’apostolato della preghiera. Durante la Messa, il coro dell’Azione Cattolica parrocchiale, accompagnato all’organo dal m° Michele Cantatore, ha eseguito scelti motivetti(2).
Un’altra importante raffigurazione della grande rivelazione è nella chiesa del Carmine a Ruvo di Puglia. Nel gruppo vestito, santa Margherita è inginocchiata con il volto paffuto rivolto all’immagine del Cristo che si erge su una nube. La donna veste l’abito dell’ordine delle Visitandine, caratterizzato da un lungo abito nero a pieghe stretto in vita da una fascia anch’essa nera, con soggolo bianco e velo nero sul capo. Il Cristo, che con una mano indica il suo Cuore raggiante e coronato di spine, indossa una tunica azzurra stretta in vita da un cordolo dorato e porta un mantello scarlatto, simbolo della sua regalità.
Il gruppo statuario e il relativo altare furono donati dalla signorina Domenica Cesareo, terziaria francescana(3), in occasione del rinnovo e restauro della chiesa dell’Arciconfraternita del Carmine nel 1888, come recita l’epigrafe posta alla base dell’altare marmoreo(4). La signorina Cesareo, a testimonianza della sua donazione, conservava in casa una rara cartolina fotografica forse stampata a devozione della Guardia d’Onore al Sacro Cuore, nata proprio nella chiesa del Carmine nel 1906(5).
Il gruppo statuario ruvese, definito di scuola napoletana(6), ha numerosi punti di contatto con la raffigurazione, un tempo vestita ma oggi ricoperta di cartapesta, esposta nella chiesa di santa Maria Greca in Corato. La statua, forse restaurata da un tale G. Lionetto nel 1886(7), raffigura l’apparizione del Cristo a santa Margherita in un complesso di angeli con corone, cartigli e calici ed è esposta nell’area presbiteriale della chiesa coratina.
Del gruppo vestito ruvese, al momento, non sappiamo altro. Dalla sola analisi visiva possibile dall’aula liturgica, pare al momento necessaria una pulitura degli elementi scultorei (mani e piedi) del gruppo statuario e la conseguente correzione della posizione delle mani alterata nel tempo, per ristabilire il dialogo tra il Cristo e la santa delle apparizioni.
Note
↩1 | C. Cipriani, Il Santuario della Madonna delle Grazie. Tra arte e fede, in Il Santuario della Madonna delle Grazie a Ruvo di Puglia, a cura di C. Bucci, Terlizzi 2012, p.96 |
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↩2 | T. Tambone, Benedetto a Ruvo un quadro in Cattedrale, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 22.10.1974, p. 15 |
↩3 | Domenica Cesareo nacque a Ruvo il 27.05.1835 ed è deceduta il 20.06.1911. Notizie e ritratto forniti da Mons. Vincenzo Pellegrini che qui si ringrazia |
↩4 | Per un’ampia disamina dei lavori di restauro alla chiesa del Carmine si veda: G. Caldarola, Le ‘stagioni’ della chiesa del Carmine, in La Chiesa e l’Arciconfraternita del Carmine a Ruvo di Puglia, a cura di C. Bucci, Terlizzi 2013 |
↩5 | Per alcuni cenni stori sul gruppo locale ruvese si veda: Ruvo e il Sacro Cuore di Gesù. Cenni storici sul centro locale della Guardia d’onore. |
↩6 | F. Di Palo, Episodi di committenza confraternale, in La Chiesa e l’Arciconfraternita del Carmine a Ruvo di Puglia, a cura di C. Bucci, Terlizzi 2013, p. 187 |
↩7 | http://www.beweb.chiesacattolica.it/UI/page.jsp?da=1&action=CERCA&frase=lionetto&locale=it&ordine=rilevanza®ione_ecc_facc=PUGLIA&diocesi_facc=TRANI%20-%20BARLETTA%20-%20BISCEGLIE |