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Festa di S. Antonio di Padova. In Sant’Angelo si ritorna a festeggiare uno dei patroni minori di Ruvo.

Mercoledì 13 giugno la Chiesa commemora S. Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa, nato in Portogallo intorno al 1195 e morto a Padova il 13 giugno 1231.

A Ruvo, nella chiesa di S. Michele Arcangelo, si diffuse a partire dal ‘600 il culto in onore del Santo di Lisbona. Nel 1636, essendo stata Ruvo liberata da una grande siccità, clero e università  chiesero alla S. Sede il beneplacito per eleggere S. Antonio a Patrono minore della Città. La S. Sede accettò e nel 1638 concesse l’Ufficio di rito doppio con l’ottava.

In seguito a questi avvenimenti, nella riedificazione della Chiesa di S. Angelo, furono deliberati 738 ducati per la trasformazione della cappella Ferraris in cappella della Città, vi fu posta una statua lignea (forse del Brudaglio) del Santo di Padova e vi fu apposto lo stemma cittadino. L’università di Ruvo provvedette, negli anni, a fornire i mezzi necessari ad “assicurarsi” la protezione del Santo. Vennero stanziati 155 ducati annui, 10 carlini per il cero pasquale e altri 10 per la tredicina in onore del Santo.

Spesso, nei periodi di siccità, ci si rivolse al Santo per chiedere la pioggia come si riscontra da alcuni documenti dell’Archivio Capitolare consultati da Vincenzo Pellegrini e riportati nel suo volume “Ruvo Sacra”. Nel 1704, ad esempio, il Padre Guardiano di S. Angelo chiese al Capitolo il permesso di fare una processione penitenziale con la statua del Santo e di inalberare la croce del convento.

Quest’anno, anche in seguito al restauro della Statua lignea, la comunità di S. Angelo e la città tutta torna a festeggiare il Santo con un ricco programma di festeggiamenti. Dal 31 maggio ogni sera si recita la tredicina mentre l’11, il 12 e il 13 giugno si terrà il Triduo solenne in onore di S. Antonio di Padova.

(nella foto – di Pasquale Montaruli – l’altare allestito in Chiesa. / notizie tratte da V. Pellegrini, Ruvo Sacra, Schena, 1994 e da U Calèndarìe de la ‘ggìènde de Rìuve, Comune di Ruvo di Puglia, 2010.)

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