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Le statue dell’Immacolata della chiesa di S. Angelo e della chiesa del Redentore

A. Brudaglio (attr.), Immacolata, Chiesa di S. Angelo

Domani si festeggia solennemente l’Immacolata Concezione. In tutte le parrocchie di Ruvo si conclude oggi, con i vespri, la Novena in preparazione alla festa. Durante questi ultimi nove giorni, sugli altari delle chiese ruvesi sono state esposte le immagini, più o meno antiche, della Vergine che schiaccia il serpente, simbolo del peccato.

Tralasceremo le immagini di recente fattura, come quelle conservate nella chiesa dell’Immacolata (2011), nella chiesa parrocchiale di S. Giacomo Apostolo (1996), per concentrarci su due opere di bella fattura custodite nella chiesa di S. Angelo e nella chiesa del SS. Redentore.

L’immagine della Vergine conservata in S. Angelo è probabile opera dello scultore andriese Nicola Antonio Brudaglio, autore di molte altre opere nella stessa chiesa (S. Antonio, il Crocifisso).

La statua lignea, posta nella cappella dei “Signori Patrizi F.lli Fenicia di questa città”, la prima dopo l’altare maggiore, fu realizzata su interessamento della famiglia e raffigura la Vergine, in piedi su alcune nuvolette, con le mani incrociate sul petto. La Madonna porta un abito color avorio con alcune zone di colore rosso coperto da una stola azzurra. Il capo è incorniciato da una aureola con le dodici stelle.

A. De Lucrezi (attr.), Immacolata, chiesa del Redentore

Alla cura e alle spese della cappella si obbligò nel 1746 la stessa famiglia che, dopo aver posto l’arma nobiliare nella cappella, fece costruire, sotto la stessa, un sepolcro famigliare.

Nella chiesa del SS. Redentore nella centrale piazza Castello si conserva, invece, un’immagine in cartapesta della Madonna opera, forse, del cartapestaio Achille De Lucrezi che operò a Lecce nell’Ottocento. La statua fu donata alla chiesa da Francesco Girasoli e già nel 1904, a pochi anni dall’apertura al culto del tempio, appare nell’inventario delle opere custodite.

La statua raffigura la Vergine che, avvolta in un ampio mantello azzurro, con le mani unite in preghiera volge lo sguardo al cielo mentre schiaccia con il piede sinistro il corpo del serpente posto su un globo azzurro. Da segnalare che nel 2004, in occasione del centenario della statua, il Vescovo mons. Luigi Martella incoronò la Vergine con un diadema.

Immagine della chiesa di S. Angelo da Pellegrini V., Ruvo Sacra (1994); della chiesa del SS. Redentore da AA.VV. La chiesa del SS. Redentore in Ruvo (2003)

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